Istituto Superiore della Sanità
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La sindrome di Down non è una malattia ma una condizione genetica, che non toglie dignità alla persona che può avere uno sviluppo intellettivo variabile (maggiore o minore in base all’ambiente che lo circonda) e, in base all’ambiente familiare, alla situazione emotiva ed affettiva, sviluppa le proprie capacità.

La persona con sindrome di Down

Il suo sviluppo fisico e mentale può avere una diversa velocità, per cui è importante non fare paragoni con il ritmo di sviluppo a noi noto.
Ogni persona con sindrome di Down ha una propria individualità, è capace di amare, di intraprendere amicizie, di apprendere, di avere una vita sociale e prova gli stessi sentimenti delle altre persone. In sostanza, rispettando i tempi e le modalità della loro crescita e facendoli sentire parte integrante della società, nulla impedisce alle persone con sindrome di Down di poter avere un lavoro ed una vita autonoma.